Nel novembre 1940, il crollo del Tacoma Narrows Bridge suscitò per la prima volta l'interesse per lo studio del fenomeno della risonanza in ambito civile: il ponte di Tacoma, nello stato di Washington, entrò infatti inaspettatamente in risonanza a causa del vento che, seppur debole, eccitò il ponte secondo uno dei suoi modi di vibrare principali, causando forti vibrazioni nella struttura, talmente forti da distruggerla.
Da allora, il fenomeno della risonanza ha portato a numerosi studi, inizialmente in campo ingegneristico e in seguito allargandosi trasversalmente in molte discipline.
Grazie alla fisica e meccanica moderna è ormai noto che ogni corpo è caratterizzato da una serie di proprietà fisiche, meccaniche e geometriche in funzione delle quali è possibile determinare i suoi modi di vibrare, ossia le sue “frequenze di risonanza” principali, che lo definiscono dinamicamente come un particolare “codice identificativo”.
Se un’onda con una di queste frequenze viene inviata a tale corpo, questo “risponderà” iniziando a vibrare. Inoltre, se la sollecitazione continuerà per un certo tempo, l'ampiezza dell'oscillazione potrà amplificarsi fino a provocare la rottura del materiale.
In campo biologico, il fenomeno della risonanza si manifesta in modo del tutto analogo: le nostre cellule, i tessuti e i microorganismi, poiché anch’essi dotati di una loro struttura, sono caratterizzati da una propria specifica “frequenza di risonanza principale” alla quale, se sollecitati, rispondono vibrando.
La loro presenza ed attività all'interno del corpo umano può così essere evidenziata studiando l'assorbimento delle frequenze ad essi associate.
Il BioLife-Regen, per mezzo di un’avanzata tecnologia, esegue una scansione di un intervallo di frequenze particolarmente ampio, rilevando eventuali assorbimenti di energia anomali rispetto alla fisiologica risposta del corpo umano.
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